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May 24, 2011

Nuova intervista su Granducato di Metallo



1 - Ciao ragazzi raccontateci un po' chi siete e cosa sono i Murder Therapy.


La cosa migliore per conoscerci è ascoltarci. Quindi mentre leggete quest'intervista aprite murdertherapy.bandcamp.com e premete play su una delle ultime tracce pubblicate.

2 - Nel corso della vostra storia avete mutato molto il vostro modo di suonare e il vostro genere. C'è stato un evento o un qualcosa in particolare che vi ha portato a questo?

Personalmente non divido la musica in generi. Non esistono per me cambi di genere o svolte musicali. E guardando bene al passato sono sempre stato legato a dei gruppi in particolare o a delle loro uscite, non a quelli che vengono definiti “generi”. I gruppi interessanti sono tali aldilà delle categorie nelle quali vengono inseriti. Prendi per esempio i King Crimson, dalla fine degli anni Sessanta ad ora ogni album presenta sonorità molto diverse, ma tutti hanno qualcosa di profondamente interessante. E' il loro modo di concepire la musica che è particolare, aldilà delle forme che album per album ha preso. Quindi, tornando ai Murder Therapy, non possiamo parlare di cambio di genere perché semplicemente non apparteniamo ad alcun genere musicale predefinito. E così sarà negli album a venire, continueremo ad esplorare, cercando di non ripeterci.

3 - Qual è stato il momento durante la vostra carriera in cui vi siete detti "cazzo questa momento è fondamentale per noi e non possiamo fare errori"

Nessuno, non viviamo il gruppo come una sorta di carriera fatta di occasioni irripetibili e situazioni nelle quali “ ce la dobbiamo fare”. Sono concetti che non ci appartengono. Ci sono momenti nei quali siamo ovviamente più concentrati e focalizzati, come le registrazioni o i concerti di una certa rilevanza, ma non rappresentano mai una sorta di stress, solo un invito ad un maggiore entusiasmo.

4 - Come nasce un brano dei Murder Therapy?

Normalmente da delle parti scritte a casa che poi in saletta suoniamo e risuoniamo, modificando e correggendo fin quando non siamo totalmente soddisfatti del risultato ottenuto. Tutti partecipiamo in egual misura alla scrittura dei brani e nonostante alcuni di essi abbiamo una paternità specifica il contatto con la saletta e gli altri membri del gruppo non può che alterarli, com'è giusto che sia. Altre volte invece scriviamo delle parti direttamente in sala prove partendo da zero, jammando alla ricerca della soluzione che ci convince di più; ciò accade soprattutto per le parti più atmosferiche dei nostri brani.

5 - Siete molto influenzati dal post hardcore/metal credete che questo genere abbia un futuro e abbia le possibilità di arrivare da qualche parte o credete che rimarrà quasi sempre molto underground?

Sinceramente a parte Isis, Neurosis e pochi altri non sarei in grado di nominarti gruppi postcore o postmetal, perché come scritto anche in precedenza non sono legato ad alcun genere in particolare, né noi come band abbiamo dei riferimenti in altri gruppi o “generi”. Usiamo questa etichetta, post-metal, unicamente per comodità di definizione, per una sintesi estrema che pur non descrivendoci almeno ci evita di finire in categorie che non ci rappresentano affatto. E perché suggerisce un certo superamento di alcuni canoni, strutture e sonorità. Per meglio rispondere alla tua domanda, non saprei: a parte le mode del momento, sono i gruppi che “emergono”, non le tipologie musicali. Alcune band definite post-core/post-metal come per l'appunto Isis, Neurosis, Russian Circles hanno senza dubbio un pubblico vasto, sono dei gruppi molto validi che definire underground è restrittivo.

6 - La vostra data live più importante e quella dove tutto è andato storto

Penso che il nostro live più importante sia stata la partecipazione al Neurotic Deathfest del 2010, con band quali Carcass, Immolation, Origin, Napalm Death e tantissimi altri. Atmosfera, pubblico e location stupende. Un concerto andato storto... no problemi seri live non ne abbiamo mai avuti. Una volta per un errore di timeline del fonico abbiamo suonato sì e no 10 minuti contro i 40 minuti promessi, ma alla fine siamo riusciti a divertirci anche in quella situazione.

7 - Credete nella speranza di un giorno arrivi la possibilità di sfondare nella musica e vivere solo di quella?

No, ciò non accadrà mai, lo sappiamo benissimo e non ci interessa perché non è per questo che suoniamo. Il nostro obiettivo è unicamente riuscire a dare forma a tutta la musica che vogliamo. Tutto il resto, seppur importante, è solo un contorno a ciò.

8 - Chi sono i Murder Therapy di tutti i giorni?

Io, Francesco, lavoro come educatore in una residenza psichiatrica. Andrea studia legge e nel frattempo lavora a Mirabilandia. Samu è un operatore telefonico in un call center e Sean si è ridato agli studi dopo qualche anno come traduttore. Tutti viviamo a Bologna.

9 - Questo spazio è per voi.

Innanzitutto grazie per quest'intervista e per l'interesse nella nostra musica! Aggiungo che abbiamo da poco pubblicato un nuovo Ep intitolato “Molochian” che potete ascoltare e scaricare a quest'indirizzo, si tratta di un segmento di passaggio tra “Symmetry of Delirium” ed il prossimo album che registreremo a Luglio di quest'anno. Un altro assaggio del nostro nuovo materiale potete vederlo/ascoltarlo qui. Torneremo presto con nuova musica.

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